L'Europa delle capitali
verosimiglianza o possibilità; e anche questo è relativo poiché, per il fatto stesso di tradursi in qualcosa di oggettivamente esistente, anche l’immagine
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non appartiene alla natura “razionale” bensì alla natura “mista” dell'uomo: implica un momento conoscitivo in cui il soggetto si pone davanti a una
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Se il sentimento è, in sostanza, la “naturalità” umana e quindi è sempre, in qualche modo, sentimento della natura, non si arriverà a trasformare il
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Nel Seicento, però, oltre a riformare l’iconografia tradizionale aprendo la via all’immaginazione, la Chiesa impegnata in un’azione piuttosto di
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Più vitale è, indubbiamente, il classicismo carraccesco e berniniano con le sue derivazioni. L'antichità è il tempo in cui la storia degli uomini
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-Tiziano l’armonico incontro di idea ed esperienza e, più ancora, una serena fiducia in quei supremi valori della natura e della storia che Michelangiolo
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Il Caravaggio ha il disperato ardire di lacerare il velo della finzione: lui che spregia la storia ordinata in una forma logica e guarda all’evento
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coscienza di tutti, della vita e della morte: poiché altro è il senso di questi termini in rapporto alla natura, altro in rapporto alla società. Il tema
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I due artisti hanno una cultura europea: Rembrandt è, direttamente o no, in rapporto con Caravaggio, i veneti, Rubens e, attraverso Elsheimer, i
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La rettorica, come discorso persuasivo, non è necessariamente legata a un testo letterario né alla traducibilità in termini letterari del contesto
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vicini e serve da richiamo: invita ad entrare. Solo per questo assume un accento spaziale e plastico più marcato delle facciate civili, e, in genere
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se cadono le leggi proporzionali e di simmetria che definivano il posto e il valore di questi elementi nell'unità della composizione. Anche in
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equilibrato sistema di volumi. Michelangiolo aveva cercato di legarla alla dinamica delle masse dell'edificio, ma in realtà l'aveva disimpegnata dalla
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, enormi, non reggono nulla: il Bernini le allinea, quattro a quattro, come figure in processione. Il Perrault, nella facciata del Louvre, le schiera
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La crisi sta nel fatto che, se la visione è sempre fenomeno, ogni fenomeno tende a porsi come visione: nel momento stesso in cui l’arte tende ai
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illimitato di ricchezze da reinvestire nel fare, in una spirale senza fine. Sarà la tesi protestante, in cui Max Weber riconoscerà la radice calvinista
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In questi termini, storicamente più giusti, del rapporto dialettico tra due tradizioni o culture europee, si spiegano i fatti essenziali della
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ugualmente piacere, questo dipende dalla giustezza del colorito, dell'esecuzione. In questo caso, evidentemente, la causa del piacere è il processo, il l
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Anche in architettura: vi sono edifici, come quelli del Bernini, che attuano in sé, nel movimento della pianta, nel contrapposto delle masse, nell
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Il Caravaggio nega il problema: dopo i primi accenni paesistici del Sacrificio d’Isacco e del Riposo in Egitto rinuncia, proprio lui che veniva
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patetico del paesaggio: nel Testa, nel Mola e, molto più, in Salvator Rosa i motivi paesistici (alberi, rocce ecc.) diventano quasi tipi psicologici: come
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, dolorosamente nell’attesa di una causa di sofferenza, di passione; ma rimarrà sospesa in quell’ansia, perchè la causa del patire è interna e non si conosce
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nasce come polemica contro la pittura di storia. Al fondo, c’è il motivo della decadenza: la stessa degradazione storica che ha ridotto i monumenti in
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vedendo per la prima volta quei frutti in quella forma, ritroviamo in essi, sublimate, tutte le qualità che il nostro sentimento aveva loro attribuito
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L’esigenza che determina, tuttavia, la grande produzione di nature morte in tutta la pittura europea non è tanto quella di chiarire il rapporto tra
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non soltanto la “specialità” ma lo stile distingue, in Italia, un Ruoppolo da un Baschenis; in Francia, un Baugin da un Linard, in Olanda un van der Ast
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non siano in relazione alle cose. Quasi sempre gli oggetti delle nature morte hanno un fondo unito, al di là non c'è nulla; per quanto vicini, a
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Per quanto autonome e originali siano le personalità degli artisti, in tutte le nature morte del Seicento il punto di partenza non è mai l’emozione o
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la sua funzione in un ambito puramente umano. La teocrazia calvinista pone la questione dell’operosità umana in termini duri ma espliciti. Ognuno è
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La discussione sul concetto di Barocco è ancora aperta. Il Croce ha scritto una grande Storia dell’età barocca, comprendendo in questo termine e
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, limitando l’antico prestigio del pensiero astratto ed escludendo tutti i valori che non possano tradursi in fenomeni. In questa cultura, l’arte ha una
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, in arte, del Neoclassicismo: poiché il Rinascimento è il tempo della ragione naturale, il Barocco sarebbe dunque un’epoca di irrazionalismo tra due
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indefinita che si precisa per un istante nella nostra immaginazione in rapporto a una situazione per lo più drammatica. Di una bella donna l’Ariosto
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mutando continuamente i contenuti. La stessa arte classica, in quanto viene interpretata come un insieme di norme astratte e non più come realtà storica
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V'è dunque un ambito preciso in cui si sviluppa la Rettorica: la polis con le sue assemblee, i suoi poteri di deliberazione e di giudizio. Nello
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La Rettorica non tratta alcuna materia specifica, è solo il modo di trovare, ordinare ed esporre “le cose che sono atte a persuadere in qualunque
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beatitudine. E non manca quasi mai il richiamo diretto all’esperienza presente: figure in costume moderno tra altre vestite all’antica o, semplicemente, un
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La Chiesa non riesce a realizzare che in parte il programma di diventare il fulcro dell’equilibrio politico europeo e la trasformazione urbanistica
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Ciò che il Bernini, operando in pieno Barocco, riprende e svolge nella spazialità aperta del colonnato è il nucleo plasticosimbolico della cupola
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In Spagna, come in Italia a Napoli, e in genere nell'ltalia meridionale e in Sicilia, si esagera nel fasto dell'ornamento plastico e pittorico, senza
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Intanto, però, è importante che in Francia, come del resto in Piemonte e poco dopo in Germania, l'architettura venga considerata “arte di governo
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All’opposto, in Inghilterra, fin dalla rivoluzione di Cromwell, se non prima, si crea una frattura tra la monarchia, esautorata dall'insubordinazione
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per i fedeli diventano arredi monumentali. Gli altari si ricollegano al tipo della porta: sono inquadrati in ordini di colonne, sormontati da uno o più
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sorta di rappresentazione allegorica o di “trionfo”. Come già aveva fatto nel Baldacchino, concepisce la tomba come il fissarsi, in forme perenni e
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fenomeno o dell’immagine, ma come traduzione in figura di concetti astratti. Poiché il concetto e universale, deve esprimersi in immagini largamente
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L’immaginazione, in grado maggiore o minore, è di tutti; ma è solo l’artista che sa tradurre in immagini visibili le immagini fabbricate dall
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Null'altro che questa illimitata estensione della rappresentazione in uno spazio vicino e lontano e in un tempo che è passato, presente e futuro è il
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In molti quadri del Seicento l’estensione dello spazio da un primo piano vicinissimo alle estreme lontananze non è una semplice degradazione
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distinte: perciò, in questo spazio a dimensioni plurime, sono percepibili particolari che la struttura della visione classica escludeva, e ogni cosa, pur
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Il nuovo spazio immaginario, che l'arte realizza come spazio reale, non è soltanto dimensione e proporzione, ma anche direzione. In generale, la
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